Grazie al movimento sia della videocamera che dell'oggetto tenuto in mano è possibile fare il solving sia della camera che dell'oggetto.L'oggetto, inoltra, ruota (anche se un po' innaturalisticamente) su più assi quindi, anche senza movimento della camera, ci sarebbe sufficiente parallasse per il solving.
In questo caso il movimento del timone avviene su un solo asse, quindi di per sè non ci sarebbe abbastanza parallasse per fare il solving dell'oggetto. Ma grazie al contemporaneo movimento della videocamera viene introdotta sufficiente parallasse tale da consentire sia il solving della camera che del timone.
Qui, oltre alla modella, abbiamo anche un oggetto reale (il separè) che va conservato ed integrato correttamente nel compositing finale.In aggiunta c'è un cubo su cui si siede la modella che andrà sostituito con una poltrona o un trono.
Simile al video precedente ma senza la complicazione dell'elemento di arredo da integrare nel compositing finale.
In questa ripresa la modella interagisce, toccandolo, con l'asse di legno su cui sono posizionati dei marker.E' quindi possibile esercitarsi sostituiendo l'asse di legno con una colonna sottile e valutare l'effetto del movimento della mano sulla colonna stessa. L'effetto sarà più realistico mantenendo la proiezione delle ombre della mano sull'asse.
In questa ripresa la modella interagisce, toccandolo, con l'asse di legno su cui sono posizionati dei marker.E' quindi possibile esercitarsi sostituiendo l'asse di legno con una colonna sottile e valutare l'effetto del movimento della mano sulla colonna stessa. L'effetto sarà più realistico mantenendo la proiezione delle ombre della mano sull'asse.
La ripresa è stata fatta in contemporanea con quella del primo piano, quindi può essere usata per un montaggio in sincro (le clip sono già sincronizzate).